Carissimi Nihiller, dopo due anni di silenzio, torno con un nuovo libro. Per la prima volta, ho deciso di mettere per un attimo da parte i romanzi per andare dritta al punto di una questione molto delicata.
"Non fare la vittima" è un saggio, ma vi assicuro, molto discorsivo, leggibile e onesto.
Leggendo un po' di commenti sui social, ho notato che molte persone non capiscono quale sia il collegamento tra "uno che impazzisce e uccide la ex" e la cultura.
Proprio coloro che si occupano di salute mentale, psicologi e psichiatri, non hanno dubbi: un collegamento c'è!
Vi racconto tutto nel mio nuovo libro! Le violenze di genere sono un tema così complesso che non riesco a sintetizzarlo in un post (o una serie di post), avevo bisogno dello spazio e la calma di un libro per condividere con voi quello che so sull'argomento.
Inoltre, in genere ci concentriamo sugli assassini... e le vittime? Cosa pensano? Cosa provano? Come si fa a salvare se stesse o un'amica, una sorella in difficoltà? Si parla anche di questo nel libro e non manca neanche uno spazio di approfondimento delle tecniche di manipolazione.
Il titolo, "Non fare la vittima", prende in prestito una frase che ho letto in diversi commenti. È l'accusa che più ci viene rivolta. No, non ci lamentiamo per nulla! Non stiamo esagerando. Noi, allenate a soffrire e andare avanti, quando ci facciamo sentire vuol dire che si è davvero superato ogni limite.
E "farsi sentire" è fondamentale!
Potevo farmi i fatti miei e scrivere un libro più semplice e allegro? Sì, potevo.
Ma il silenzio lascia crescere la violenza, il tacere può essere considerato come un assenso, mentre parlarne, diffondere conoscenza sull'argomento può aiutare tante a evitare di finire in relazioni tossiche.
Se con questo libro riesco a raggiungere una cifra dignitosa, vorrei donarla a un Centro Antiviolenza.
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