Carissimi Nihiller,
che io parli bene dei miei libri è scontato, quindi vi propongo alcuni dei commenti che mi sono giunti in forma privata sul nuovo libro, "Errori di Valutazione".
Mi è piaciuto ciò che ho letto, tra introspezione e humor
utilizzato al punto e momento giusti. Il personaggio principale è
caratterizzato molto bene, è possibile "vederla". Le sue
contraddizioni sono realistiche, al pari delle sue riflessioni. Molto bene
anche la configurazione familiare "avvertita" dalla protagonista. La
loro "distanza" emotiva e affettiva da lei è descritta con puntualità
e sarcasmo. Non è il mio genere letterario preferito, ciò nonostante ho
apprezzato molto.
Impossibile per un Millennial non rivedersi in Lisa, la
protagonista di questo romanzo! La sua voce cinica, disillusa e disincantata è
infatti quella di un'intera generazione, perennemente in conflitto con sé
stessa e l'ambiente circostante. Il ritorno a casa per una vacanza si presenta
da subito come un appuntamento con il passato, per Lisa: ad attenderla nella
cittadina del Sud che ha lasciato per abbracciare un lavoro poco soddisfacente
a Milano, infatti, ci sono tutti i fantasmi del passato, che si incarnano in
particolare in quello di un'amica perduta da tempo.
L'opera è scritta in modo originale e coinvolgente. Il
linguaggio è scorrevole e mantiene la curiosità nel lettore durante la lettura.
Il discorso diretto, correlato dalle continue riflessioni personali della
protagonista che traspaiono in ogni singola situazione con quel tocco di
autoironia, è divertente e allo stesso modo riflessivo e aiuta il lettore a
identificarsi nel personaggio principale.
Quando ho letto la sinossi ho pensato che fosse semplice
cadere nella banalità, per fortuna non lo è affatto. Nonostante non sia il
genere di libri che leggo mi ha interessato e credo, che possa essere di
ispirazione per qualcuno.
La narrazione del romanzo scorre con tratti chiari e
lineari. Il profilo caratteriale della protagonista è ben delineato e
identifica un personaggio che ha accettato la sfida di allontanarsi dal proprio
ambiente, mantenendo le proprie idee e una reattività viva verso ciò che del
mondo e dei comportamenti giudica inadeguato. L’uso della lingua italiana è
complessivamente buono.
Fra i lati positivi del testo vi è sicuramente la presenza
di una voce narrante, che è quella della protagonista, credibile e distintiva.
Come credibile, e di facile immedesimazione, è la protagonista stessa, emblema
dei giovani che scelgono di emigrare al Nord con la speranza di trovare il loro
posto nel mondo senza di fatto riuscirsi, e con il risultato di non sentirsi
più appartenenti a nessun luogo.
Scrivi in modo appropriato con costruzioni coerenti e
corrette. E la scelta dell’Io narrante è certamente condivisibile per un testo
che si presenta come un lungo flusso di pensieri.
Indubbiamente sai scrivere.
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