Hai letto e riletto il tuo testo talmente tante volte che non ce la fai più.
Hai chiesto aiuto a dei lettori Beta per capire se il testo funziona, se è interessante e comprensibile.
Hai contattato un editor per ripulirlo da ogni refuso e portarlo a un livello superiore.
Adesso sei pronto, senti dentro di te il coraggio e la ferma decisione di volerlo pubblicare.
Cos'altro devi fare?
Devi cercare un buon editore.
Se scrivi, presumo che tu sia anche un lettore (ah, no?! E allora vai via, subito!), e in quanto tale avrai i tuoi scrittori preferiti, avrai notato che nella tua libreria prevalgono i libri di un certo editore piuttosto che un altro. Ecco, inizia da loro. Contattata gli editori di cui sei fan.
Cerca sul web altri editori, osserva bene il loro catalogo. Invia il tuo manoscritto solo a gli editori con cui ti senti affine, che ti danno l'impressione di poter gradire un testo come il tuo.
Non inviare MAI il tuo testo a casaccio!!
Eh, già. Gli editori NON pubblicano tutto! Hanno una linea editoriale, un progetto, un pubblico di riferimento. Puoi aver scritto anche il romanzo del secolo, ma se non è un genere preso in considerazione dall'editore, hai solo perso tempo a contattarlo.
Ad esempio, non ha alcun senso inviare un thriller a chi pubblica solo favole per bambini! O un erotico a chi pubblica solo saggi religiosi. Sai cosa penseranno di te? "Questo vuole fare lo scrittore e non sa nemmeno leggere!".
Penseranno la stessa cosa anche se non ti attieni alla modalità di invio del manoscritto, che varia da editore a editore.
Per farla breve, trovare un editore è peggio che cercare l'anima gemella. Non può mancare una unità di intese tra editore e autore.
Tutti gli autori vogliono un editore perché, stanchi di faticare da soli, sognano uno staff di validi professionisti che creda nella loro storia quanto e più di loro. L'editore è visto come una specie di centro benessere, dove il testo entra bello ed esce bellissimo! Pronto per diventare una star alla conquista del mondo!
Ma...
Tu, nella vita, hai trovato sempre e solo brave persone? No, immagino.
Bene, nemmeno gli editori sono tutti belli, buoni e bravi.
Se ti chiedono di pagare la stampa di ogni singola copia, sei finito nelle grinfie di un editore a pagamento! Dovrebbero chiamarsi STAMPATORI, ma, ahimè, la legge permette loro di spacciarsi per editori. Sono abilissimi a mimetizzarsi, a inventare contratti "originali" con cui accarezzare l'ego di uno scrittore e spillargli tanti, tanti soldi!
Oltre al danno, la beffa di essere mal visti dagli altri autori ("Ah, tu hai pagato per farti pubblicare!") e dai bravi editori ("Ah, a quello hai dato i soldi e ora pretendi che io ti pago e ti sistemo il libro gratis?!")
Purtroppo, è una vecchia storia che va avanti da tempo.
Il 9 marzo 2018 scrissi su facebook un post con alcuni dei possibili e squallidi contratti in cui può incappare un aspirante scrittore. Sono esempi tuttora validi, te li ripropongo qui, così saprai da cosa difenderti:
Caro autore, abbiamo intenzione di pubblicare il suo testo...
- basta che ci dà 5000 euro, noi stampiamo 500 copie e se la sbatte lei a chi venderli!
- basta che ci dà 5000 euro, noi stampiamo 500 copie, 450 vede lei a chi caspita venderle, le altre 50 NOI le distribuiamo in LIBRERIA!! Libreria, capito?! Si inginocchi e ci baci le mani, autore!! (Sì, peccato che le copie le distribuiscano nella libreria di loro cugino e fine!)
- noi NON CHIEDIAMO NIENTE, mica siamo cattivoni come quelli di prima! Noi siamo onestissimi! Basta che ci cede i diritti d'autore. Come? In cambio si aspetta un assegno? E chi si crede di essere lei?! Mi deve dire grazie che le pubblico il libro!! IO investo su uno sconosciuto! Non sei nessuno, nessuno! Sentiti in colpa, inutile... diventa mio schiavo, autore!
- noi non chiediamo niente, non la obblighiamo a comprare copie. Certo, se vuole un libro ben fatto le consigliamo caldamente di usufruire dei nostri servizi di editing, grafica, assegnazione ISBN e ufficio stampa (valido solo per una prima presentazione). Come dice? Dovrei provvedere io a queste cose gratuitamente per lei? Ahahahaha! Povero ingenuo...
- noi non chiediamo niente, siamo contro l'editoria a pagamento. Siamo anche contro il pagare gli autori. Infatti, mettiamo il suo libro in vendita come ebook, se vende 300 copie (di cui lei non intasca un cent, ma dovrà fare una pubblicità esagerata!) allora forse pubblicheremo il cartaceo, e allora forse guadagnerà qualcosa... forse, se non ci sbagliamo a contare le copie vendute.
- così, come ce lo manda. (Mica ho soldi da spendere per l'editing! A lei nemmeno chiedo che sarà un pezzente, poi mi accuserebbe di essere a pagamento... lasciamo perdere va'!) Appiccichiamo una copertina a caso (Non investo sull'editing, spendo in grafica? Ma mi faccia il piacere!!). Distribuiamo sul nostro sito e due o tre siti online, solo ebook. Contento, autore?
- faremo editing superficiale, copertina a caz de can, distribuzione in molti store (niente librerie, non rompa! Lei non è nessuno! Mi baci i piedi che la mia è l'offerta migliore di tutte!) e le daremo 8% su ogni copia, che venderà lei. Si organizzi lei, investa lei in pubblicità. Si aspettava forse che lo facessi io?! Guardi, è già tanto se le ho rivolto la parola... lei è un autore sconosciuto!
Allora, caro aspirante scrittore, piedi ben piantati per terra! Non farti prendere dall'entusiasmo appena ricevi una proposta editoriale! Leggi bene il contratto! Bada a come verranno valutati i tuoi compensi, alla distribuzione del testo, al formato di pubblicazione (se ebook o cartaceo o entrambi), se ci sono penali a tuo carico e per quanti anni sarai vincolato. Fai attenzione e buona fortuna!