La Francia deve ridarci la Gioconda?

Ogni volta che abbiamo un dissapore con i francesi, dalle partite di calcio alla politica europea, dalle battute alle gaffe involontarie, tipo quella recentissima di un giornalista francese che ha definito Leonardo da Vinci un genio francese... MA QUANDO MAI?!! abbiamo urlato in coro scattando in piedi dai divani o dalle sedie degli uffici, e non abbiamo potuto fare a meno di aggiungere: ARIDATECE LA GIOCONDA!
Questo "Aridatece la Gioconda!" tradotto sarebbe: "Dovete ridarci la Gioconda! Voi, francesi, non siete degni di avere un capolavoro di un genio ITALIANO". Non lo meritate perché noi siamo migliori, perché voi non avete rispetto per noi... la motivazione del "non siete degni" varia in base alla situazione.
Ogni scusa è buona per partire con un "Aridatece la Gioconda!", che alla fine, è una provocazione scherzosa.

Non abbiamo eletto eroe nazionale Vincenzo Pietro Perruggia, che rubò la Gioconda nel lontano 1911, però sotto sotto un po' abbiamo sempre simpatizzato per lui, per aver tentato di riportare un dipinto così prezioso nella sua Patria d'origine. La Gioconda è stata dipinta a Firenze. Questo è certo.




Tornando alla domanda iniziale, la Gioconda deve restare in Francia?
Sì, appartiene alla Francia perché è stata comprata dal re francese Francesco I da Leonardo da Vinci in persona.
Leonardo ha potuto trascorrere gli ultimi anni della sua vita in serenità accolto dal re francese alla sua corte. La Gioconda era sempre stata con il Maestro, da quando l'aveva dipinta nel 1503, ma, giunto ormai a gli sgoccioli della sua vita, decise per il bene del suo allievo (che aveva bisogno di denaro!) di vendere la sua opera più cara al re, che era stato tanto gentile con lui. Con molta probabilità aveva raccontato al re la storia della donna del ritratto, e l'aveva scelto come acquirente solo quando fu sicuro che l'avrebbe custodito con cura.
Così è stato. La Gioconda ha superato secoli, la rivoluzione francese, ha visto passare dinanzi a sé tanti uomini di potere tra cui Napoleone, che la tenne per anni nella sua camera da letto, fino a far ritorno al Louvre nel 1804, dove (a parte qualche breve parentesi, furto compreso!) è tutt'oggi custodita.

Vi state chiedendo: cosa avrà mai detto Leonardo a Francesco I sulla Gioconda?
La stessa storia che vi racconto ne "La rivincita di Monna Lisa".

Ci sono romanzi storici dove Leonardo fa la spia, il detective o altre cose strane. A me non piace stravolgere i personaggi storici, ma rispettarli. Nei miei romanzi storici mi piace darvi la verità.
Ad esempio: in "Rivoluzione" c'è un solo personaggio inventato, in "La rivincita di Monna Lisa" nessuno! Tutti veri. Una fedele ricostruzione storica, con il massimo riguardo per tutte queste grandi personalità realmente esistite. Ho cercato di comprenderle, sentirle e capire come e perché hanno agito come le fonti biografiche riportano.

Da quando ho scritto "La rivincita di Monna Lisa" gli amici mi segnalano tutti i meme e le caricature della Gioconda/Monna Lisa in circolazione. Mi divertono moltissimo! Però non posso fare a meno di pensare che il mondo continua a stravolgerla senza conoscerla. Eppure basterebbe poco per amarla ancora di più, una lettura de "La rivincita di Monna Lisa".



A giovedì prossimo! 



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